Bastano i primi tremila passi per cogliere la magnificenza.

La Reggia di Capodimonte, Museo e Real Monte, casa di caccia borbonica.

Accoglie con imbarazzo visivo un parco, progettato nel 1734 da Ferdinando Sanfelice, dove regna equilibrio tra
la fuga del verde dei prati e la dominanza di alberi secolari.

I piani perdono la connotazione di alti o bassi: l‘appartamento Reale, la Collezione Farnese, la galleria delle Porcellane (la porcellana di Capodimonte nasce nella metà del Settecento a Napoli, fondata dal re Carlo di Borbone e sua moglie Maria Amalia di Sassonia col nome di: Real Fabbrica di Capodimonte), le arti a Napoli dal ‘200 al ‘700, la Collezione d’Avalos, l’Ottocento privato, l’Arte contemporanea, il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe, la Collezione De Ciccio, l’Armeria, la Galleria dell’800, i Manifesti Mele.

Tra le mostre allestite, rimane aperta al pubblico fino al 24 ottobre 2021, Santiago Calatrava – Nella luce di Napoli.

In pochi luoghi, come in un museo, si sente il desiderio di alzare gli occhi. Ognuno di noi riceve in dono
un ricordo, personale, sentito, che riflette o esalta un intimo desiderio. Per me è stata la luce, che mi
accompagna da sempre come un faro e una necessità.
Luci a Capodimonte, breve viaggio visivo tra fiori e luminescenze cristalline.

Illuminata visione a tutti.