Si allunga a cercare un appiglio, trova fiducia, arrotondandosi come grembo di donna che dona la vita.

 

Sorride a chi sta dopo di lei, si fa conchiglia nel suo chiudersi e riaprirsi come un suono che aspetta la nota successiva.

 

È ruvida, appuntita. Trasmette fascino di lingue diverse, di eredità che uniscono terre e mari. Incalza o incespica, scopre identità.

 

Prende il cuore, dà inizio al rifugio di una vita, ad un affetto incondizionato, saluta chi le passa accanto: casa, cane, ciao.

 

Resta in ascolto, muta. La sua presenza si distingue, distingue. Trasforma i suoni, accompagna chi sta prima e dopo di lei.

 

Un accento, un accenno. E gli occhi capiscono dove fermarsi, il tono di voce modula dolcezza o contrarietà.

Lì si ferma la voce.
Attende risposta.

A qualsiasi p e r c h è.