Il senso del dolore


Si è impossessato del mio corpo. Un dolore incontrollabile, le gambe non si muovono, la schiena brucia, la mente è inerme nel controllare carne e ossa che non sostengono più.

La matita corre veloce a tratteggiare un corpo alterato, sofferente, Agosto 2020.

Unici simboli di vita sono una femminilità appena accennata e un cuore risucchiato da un filo rosso, intriso di dolore.
I capelli, pregni di ricci da domare, sgrovigliano il futuro in una chioma mutilata. La bocca urla, o rimane senza fiato.
Un’infelicità dirompente sfrega e colora la tela con il verde di foglie di surfinia. Non può mancare il verde nella vita, è speranza.

Clorofilla sul balcone fiorito.

Il filo rosso si snoda nella piega del telaio, lo scorre sul fianco. Riappare su tela: appesa al filo, la costellazione dell’Ariete illumina il cammino.

Una fitta alla schiena fa cadere il quadro, maldestramente la fretta lo appoggia in un altro senso.
Altri sensi. Un’ altra tela.

Si rivelano all’orizzonte colline marcate di nero. E’ incendio. Gli indomiti ricci si fanno fumo nero che avanza, ispirato dal vento.
La femminilità si trasforma: è barca che cerca rifugio, il cuore è terra che un filo rosso unisce al cielo.
La costellazione dell’Ariete protegge: salverà dal dolore questo corpo sfinito.

Surreale, inverosimile, onirico?
Succede che tratti, impressi su tela, raccontino storie diverse.
Cambia il verso, cambiano i sensi, cambia la figurazione e ci si accosta ad una esperienza mai vissuta.
La necessità di condividerla è desiderio di conoscere qualcuno che tale esperienza abbia già vissuto.

Vita sei unica. Tu sai donare arte anche nel dolore.

Il dolore_20x40_carboncino matite surfinia su tela_Agosto 2020