Ho vissuto gli anni ‘70

Ho visto gambizzare un professore. Per discrezione non ne faccio il nome.

Ho visto porte che si chiudevano, noi studenti “per bene” terrorizzati e nascosti  sotto quello che c’era (poco).

Ho sentito spari. visto sangue, scalini di marmo, consumati da scarpe con poca voglia o molta di imparare, volare sotto i miei piedi per fuggire.  Ho pianto, non ho capito. Seduta su di uno scalino con quello che allora era un luminare di diritto costituzionale, lo guardavo dritto negli occhi.

Mi disse:” Andiamo a parlare da un’altra parte, qui TU rischi .”

Lo abbracciai come un padre e ce ne andammo. Sotto la tomba di… era un po’ d’ombra.

“Qui si respira, Paola. Raccontami di te.”

Preferii che lui raccontasse la sua Storia. Fu lunga, appassionante. Ascoltata da pochi, ci vuole coraggio per Ascoltare. E Imparare.

Ecco, la Storia: conoscerla ci rende forti. Senza Storia di ieri non possiamo capire e affrontare la Storia di oggi. Lo strumento di violenza cambia, cambia lo spessore del risultato. Ma non cambia il disastro morale che semina.

La Storia ci deve insegnare a vivere nel rispetto, il velo può diventare nebbia.

Se non lo è già.